In centro storico fervono i lavori nei cantieri e prova ne sono i rumori, le polveri, la presenza di mezzi pesanti. Ma camminando per quei vicoli si respira la storia della città, quella storia che un terremoto, seppur disastroso come quello del 2009, non cancella.
A breve tornerà a risplendere in via Bominaco, traversa a cavallo tra il Corso e via Paganica, la casa di Jacopo di Notar Nanni, una delle abitazioni di questa famiglia, originaria di Civitaretenga, protagonista della storia della città nel XV secolo.
I lavori sono stati affidati al consorzio Di Vincenzo & Strever per un costo complessivo dei lavori di oltre 8 milioni di euro: il cantiere terminerà presumibilmente entro la prossima estate.
L’edificio, che ha ospitato a lungo il ristorante Villa Feronia, viene considerato uno dei rari esempi di fusione tra architettura medievale e rinascimentale, per la presenza del cortile e di bifore e logge prettamente cinquecentesche.
La casa di Jacopo di Notar Nanni è nota anche per il suo cortile quadrato, all’interno del quadro è possibile ammirare dipinti – uno è attribuito a Teofilo Patini – e riproduzioni artistiche: è ancor più importante dunque la riconsegna alla città di questo pezzo di storia.